Metodo Terapeutico

Il mio metodo di lavoro è quello psicoanalitico che, principalmente, si rifà all’insegnamento di Jacques Lacan e agli studi a lui successivi. Questo metodo è arricchito dalla mia esperienza clinica e dai continui studi che svolgo nell’ambito della psicoterapia psicoanalitica, con un costante aggiornamento reso possibile dal confronto con la comunità italiana e internazionale. La psicoanalisi lacaniana si fonda su un ascolto specifico delle parole e dei discorsi riportati dal soggetto analizzante, un ascolto proprio dei colloqui clinici e di nessun altro luogo. Un ascolto, dunque, unico e senza giudizio che mira a far cogliere alla persona che sta parlando la logica e l’articolazione sottesa al discorso con la finalità di trovare, attraverso il lavoro svolto durante le sedute, le radici e le ragioni riguardanti i sintomi. Il percorso terapeutico ha quindi il fine di cercare e costruire insieme la strada per cambiare ciò che non va più bene e ritrovare un modo per vivere al meglio la vita quotidiana e le relazioni con se stessi e con gli altri.

Le forme della sofferenza e del disagio psichico possono essere di diverso tipo, sicuramente sono però peculiari a ciascun individuo. La scelta di parlare con un professionista può essere dettata da differenti ragioni e i primi colloqui sono molto importanti per instaurare una relazione e individuare anche la tipologia di lavoro da avviare. È estremamente complesso definire un percorso terapeutico perché ciascun individuo è diverso e, sebbene ci siano delle linee guida, non ci sono standard né protocolli da seguire. Ciò che farà da guida sarà l’obiettivo che si individuerà all’interno della relazione, in modo più o meno esplicito. Questo significa che, nelle sedute, è molto comune voler lavorare su quel che ha spinto a iniziare un percorso psicoterapeutico, ma lo è altrettanto scoprire e riflettere su se stessi e su molti altri aspetti della propria vita. Si può dunque scoprire molto di se stessi e produrre anche qualcosa di inedito, di inaspettato, ma anche di desiderato, quando si intraprende un lavoro soggettivo su di sé, sapendo di non essere soli, di essere sempre supportati e potendosi mettere alla prova in un luogo sicuro.

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Le principali problematiche di cui mi sono sempre occupata riguardano:

  • Tutti i momenti di crisi che possono accadere nel corso del ciclo di vita (lutti, separazioni, genitorialità, problematiche di studio o lavorative, ecc.)
  • Sofferenza psichica non legata a eventi particolari
  • Bassa autostima
  • Disturbi d’ansia, attacchi di panico, fobie
  • Disturbi dell’umore e depressione
  • Problemi relativi all’identità, al genere e all’orientamento sessuale
  • Stress
  • Disturbi post traumatici
  • Nevrosi
  • Isteria
  • Disturbo ossessivo e compulsivo
  • Dipendenze affettive
  • Sindrome da burnout

Ritengo che sia sempre molto importante soffermarsi su come sintomi e vissuti emotivi che si tendono a incasellare in categorie diagnostiche siano in realtà ben poco “etichettabili” perché sono singolari per ciascuno. Ciò che conta più di ogni altra cosa nelle sedute psicoterapeutiche è proprio questo punto di singolarità che è molto importante preservare, giacché rappresenta la principale risorsa per operare un cambiamento di ciò che si sente non funzionare più nella propria vita.